



Viasaterna è lieta di partecipare a miart 2025 con uno stand dedicato a Guido Guidi (Cesena, 1941) e Marion Baruch (Timisoara,
1929).
Il corpus di lavori selezionati da Viasaterna mette in luce uno degli aspetti più interessanti della pratica dei due artisti, che esplorao, attraverso i loro medium distinti il tema del vuoto.
Le opere di Marion Baruch in mostra sono composizioni tessili che si articolano nello spazio, tutte realizzate a partire del 2012. Utilizzando i residui delle confezioni del prêt-à-porter, brandelli di stoffa altrimenti destinati a essere distrutti, Baruch codifica un linguaggio attraverso l’alternarsi di forme, colori, materia e vuoto, non modificando la materia se non con il gesto compositivo e la forza di gravità. Il vuoto è punto focale della poetica dell’artista, diventando così uno spazio vivo e punto di partenza della sua ricerca.
Vicino al linguaggio di Baruch, un corpus di prese fotografiche realizzate da Guido Guidi dove lo spazio non è un contenitore di cose, ma un’entità in sé, da percepire e comprendere. Lo spazio privo di coordinate, caratterizzato dall’alternarsi di luci ed ombre, è protagonista delle sue immagini, in cui diventa indispensabile affinché possano verificarsi variazioni di tempo, spazio e luce. Il vuoto, un concetto che nelle sue immagini si manifesta in modo sottile e poetico, non è solo uno spazio fisico, ma un’opportunità per cogliere ciò che spesso passa inosservato, come i margini urbani, le periferie e i paesaggi dimenticati.
Unitamente, i lavori di Baruch e Guidi riescono a dare un senso di sacralità a ciò che è vuoto e insignificante, e a crearne uno “pieno” di suggestione e riflessione.
miart 2025
Established, stand C60
4 - 6 Aprile 2025
Anteprima VIP 3 Aprile 2025, su invito
Allianz MiCo Central - Level 0
viale Scarampo, Milano
Il corpus di lavori selezionati da Viasaterna mette in luce uno degli aspetti più interessanti della pratica dei due artisti, che esplorao, attraverso i loro medium distinti il tema del vuoto.
Le opere di Marion Baruch in mostra sono composizioni tessili che si articolano nello spazio, tutte realizzate a partire del 2012. Utilizzando i residui delle confezioni del prêt-à-porter, brandelli di stoffa altrimenti destinati a essere distrutti, Baruch codifica un linguaggio attraverso l’alternarsi di forme, colori, materia e vuoto, non modificando la materia se non con il gesto compositivo e la forza di gravità. Il vuoto è punto focale della poetica dell’artista, diventando così uno spazio vivo e punto di partenza della sua ricerca.
Vicino al linguaggio di Baruch, un corpus di prese fotografiche realizzate da Guido Guidi dove lo spazio non è un contenitore di cose, ma un’entità in sé, da percepire e comprendere. Lo spazio privo di coordinate, caratterizzato dall’alternarsi di luci ed ombre, è protagonista delle sue immagini, in cui diventa indispensabile affinché possano verificarsi variazioni di tempo, spazio e luce. Il vuoto, un concetto che nelle sue immagini si manifesta in modo sottile e poetico, non è solo uno spazio fisico, ma un’opportunità per cogliere ciò che spesso passa inosservato, come i margini urbani, le periferie e i paesaggi dimenticati.
Unitamente, i lavori di Baruch e Guidi riescono a dare un senso di sacralità a ciò che è vuoto e insignificante, e a crearne uno “pieno” di suggestione e riflessione.
miart 2025
Established, stand C60
4 - 6 Aprile 2025
Anteprima VIP 3 Aprile 2025, su invito
Allianz MiCo Central - Level 0
viale Scarampo, Milano